Oggi una chiacchierata con una collega (ormai ex collega) mi ha fatto riflettere. Ci sono cose che sappiamo ma che pian piano dimentichiamo. Presi dalla routine, dalla vita di tutti i giorni non facciamo caso ad una persona che ci sorride per strada, anzi, pensiamo "ma perchè quella mi ha sorriso?". Spesso dimentico che il sorriso costa davvero poco ma vale tanto se donato, così... senza un motivo, solo per il piacere di farlo. Dimentico che la mattina non devo essere di cattivo umore solo perchè la sveglia mi ha buttata giù dal letto presto. La mattina devo ringraziare per il "nuovo inizio", per questa possibilità di fare qualcosa di buono, di sbagliare, di imparare, di scegliere e di cambiare.
La mia collega mi ha detto che forse sarebbe stato meglio non fare certe belle esperienze perchè quando finiscono lasciano l'amaro in bocca. A lei piaceva questo lavoro, piaceva andare in ufficio con la sua migliore amica. Adesso non vedrà più questa persona 8 ore ma forse 1 ora al giorno. Mi dice che è dispiaciuta, che non sarà più la stessa cosa.
No, no e no! Non è questa l'amicizia, non è la quantità di tempo ma la qualità. Come lo passi, cosa ti racconti.. è questo che fa un'amicizia. E' sedersi ad un tavolo anche dopo un mese e parlare come se fosse passato un giorno, è guardarsi negli occhi e capirsi al volo, senza inutili parole, è trovarsi intimamente bene, a proprio agio come con se stessi.
Ho trovato davvero triste il pensare di non vivere un'emozione solo per la paura di perderla. Penso che la si debba vivere, fino in fondo anche solo per un minuto, anche se poi finisce. Saprai che quel minuto lo hai vissuto a pieno, sai che rimarrà dentro te per sempre. Solo un minuto? Si, solo un minuto... anche solo un secondo pur di viverlo... il tempo è relativo...
Quenelle di zucchine speziate.
8 anni fa
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